Mondo della progettazione e industria del serramento, rispettivamente e idealmente rappresentati da Studio Lombardini22 e dal sistemista ALsistem, si sono incontrati nella tappa milanese – la quindicesima -del roadshow Missione Italia organizzato da ALsistem. Il vero valore dell’incontro? È l’incontro stesso.
Se dovessimo chiedere ai nostri lettori chi è Lombardini22, probabilmente avremmo poche risposte precise.
Ma allora chi è Lombardini22?
Secondo l’autorevole Guida Guamari, Lombardini22 primeggia tra le prime Top 200 società di architettura e design. In effetti la società è proprio al primo posto per fatturato con 45 milioni di euro realizzati nel 2024 davanti a nomi ben conosciuti e altisonanti. Lo Studio milanese prende nome dal n. 22 di Via Lombardini, in zona Porta Genova, dove anima con i suoi progetti una serie di edifici ex-industriali recuperati a nuova vita.

Missione Italia approda a Milano
Qui si è fermata la 15.a tappa di Missione Italia, il roadshow di ALsistem, ideato dal produttore di sistemi per serramenti in alluminio per tessere più intense relazioni tra i professionisti del mondo delle costruzioni: progettisti, imprese di costruzione, operatori del mondo del serramento. Spesso aprendosi a esperti ben noti dei mondi dell’ecologia, delle neuroscienze, della tecnologia, dell’economia e dell’architettura. Come ha potuto notare partire dal 17 maggio 2024 (vedi news) chi ha seguito le nostre cronache dalle tante tappe del roadshow. Un evento davvero unico nella storia del serramento italiano.
Temi di gran spessore

A tutto spettro gli argomenti trattati a Milano dai diversi relatori, sotto il coordinamento garbato di Vincent Spaccapeli. marketing e ESG manager nonché ideatore del format del roadshow. Dai cambiamenti climatici e le chance offerte dall’edilizia virtuosa oggi possibile alla rigenerazione urbana che langue. Dalla casa accessibile che manca al blocco del settore immobiliare incapace di generare ricchezza e all’industria, fattore generatore di risposte concrete. Sembrerebbe, a prima vista, quasi si fosse aperto un cahier de doléances, un quaderno delle doglianze. Eppure no, squadernati i problemi, il ritrovarsi assieme dei mondi dell’industria e della progettazione ha permesso di focalizzare gli argomenti senza indulgere troppo in lamentele.
Un messaggio di speranza
Anche lo stesso Norbert Lantschner, fondatore del movimento CasaClima, che va sempre di denuncia in denuncia (i cambiamenti climatici, l’atmosfera quale discarica dell’umanità, le 1700 tonnellate al secondo di emissioni di CO2 …) alla fine lancia un messaggio positivo e propositivo. Di fronte al fatto che l’edilizia è attualmente responsabile del 37-40% delle emissioni di CO2, ti dice che dobbiamo credere nella buona edilizia. Da tempo esistono tecnologie e know how capaci di ridurre a zero (ripeto, zero) i consumi di energia di un’abitazione. Oggi si può passare dalla casa nZEB alla casa ZEmB, Zero Emission Buildings, come vuole la tanto “detestata” Direttiva Case Green. In sintesi: dagli edifici a basse emissioni agli edifici a Zero Emissioni. Con questo messaggio di positività il testimone è potuto passare agli uomini di Lombardini22.



Dalla rigenerazione urbana alla casa accessibile
Per Alessandro Longo, architetto placemaker, l’attualissimo tema della rigenerazione urbana non può essere ridotto alla ricostruzione di muri, case, palazzi e strade. La vera sfida, in tempi di crisi sociale e climatica, è riuscire a coinvolgere le persone, ricostruendo il tessuto sociale, lo spazio e le relazioni. Longo di fatto ha inquadrato il problema dei problemi. Di ampio respiro e crudelmente attuale è il tema della casa accessibile collegato al problema delle abitazioni a caro prezzo e degli affitti impazziti. Lo ha affrontato il direttore generale Lombardini22, Juri Franzosi: “La vera battaglia oggi è realizzare alloggi in linea con le possibilità delle persone e delle famiglie”. A questa provocazione si è allacciato l’economista Marco Marcatili, lanciando l’idea di intervenire con piani a lungo termine (10 anni) sul patrimonio di 12 milioni di abitazioni. Ciò permetterebbe a tutti – famigie, imprese e filiera -di organizzarsi e programmare interventi e investimenti.
Che cosa può fare l’industria
Idealmente ha siglato l’incontro Federico Piccardi, direttore operativo di ALsistem. Da un lato egli ha offerto la visione della tecnologia quale strumento per migliorare la qualità della vita, dall’altro ha proposto la collaborazione di filiera perché “la sostenibilità non la si costruisce da soli”. Un messaggio concreto: “Costruire il futuro per noi significa questo: progettare, costruire, rigenerare — con coraggio, con metodo, e con l’ambizione di lasciare un segno positivo”.


Dagli studi alle officine
L’ultima parola spetta a Spaccapeli: “Missione Italia ci permette di portare formazione e visione sui driver del cambiamento fin dentro gli studi professionali e le officine del comparto del serramento. La tappa di Milano è un’operazione che ci consente di inserire immagini e ragioni del mondo che ci sta chiedendo di cambiare rapidamente nella nostra quotidianità, fatta di tanta operatività”.
E’ bene che industria e progettazione, soggetti che spesso non riescono a comunicare tra di loro, si parlino. Incontri come quello presso Lombardini22 hanno un peso. Ma qual è il vero valore dell’incontro? È l’incontro stesso!
Ennio Braicovich
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