La seconda parte dell’articolo sulla bilancia commerciale dell’involucro edilizio dal 2020 al 2024 è dedicata all’analisi dell’import e dell’export di serramenti alla luce dei dati Istat e Finco. In sintesi: il saldo globale è pesantemente negativo sull’arco dell’intero periodo esaminato. I dati provengono da Istat rielaborati da Finco che ha raccolto in un grande quadro tabellare l’import e l’export di 59 merceologie, tra cui i serramenti.
Prima parte: Involucro edilizio. La Bilancia commerciale secondo Finco e Istat
Dalla bilancia commerciale dell’involucro edilizio passiamo all’analisi dell’import e dell’export di serramenti alla luce dei dati Istat e Finco. In sintesi: il saldo globale è pesantemente negativo sull’arco dell’intero periodo esaminato.
Le merceologie sotto i riflettori
Le voci doganali sotto esame riguardano le seguenti merceologie:
– Porte, finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie, di materie plastiche;
– Finestre, porte-finestre e loro telai e stipiti, di legno di conifere, di legno tropicale e di legno non meglio specificato, con esclusione delle porte blindate;
– Porte, finestre e loro intelaiature e stipiti e soglie, di ghisa, ferro o acciaio;
– Porte, finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie di alluminio.
Alcune precisazioni
Per semplicità di elaborazione e di lettura abbiamo compattato in una sola merceologia le voci doganali relative ai serramenti in legno che sono tradizionalmente suddivise in quattro varianti.
Va precisato che sotto la voce “Porte, finestre e loro intelaiature, stipiti e soglie di alluminio” confluiscono pure le facciate continue che non hanno una categoria doganale a sé.
Infine, abbiamo escluso due categorie vicine ma troppo composite e sostanzialmente poco rilevanti dal punto di vista economico. Sono:
– Imposte, persiane, tende, oggetti simili e loro parti, di materie plastiche;
– Casseforti, porte blindate, scompartimenti per camere di sicurezza, di metalli comuni.
Import ed export di serramenti
Nel quinquennio 2020-2024 la somma dei valori annuali delle importazioni di serramenti è stata pari a 3,7 miliardi di euro. Nello stesso periodo la somma delle esportazioni è stata uguale a 2,6 miliardi. Il saldo globale è negativo per 1,1 miliardo di euro circa. Vediamo che cosa è successo. Sulla bilancia commerciale ha inciso moltissimo il provvedimento del Superbonus che ha determinato una forte richiesta di serramenti isolanti e convenienti, specie negli anni 2022 e 2023.

Edilizia troppo sollecitata
La produzione interna di serramenti in PVC non è stata in grado di soddisfare tale domanda in pochissimi mesi ragion per cui infissi in PVC di mezza Europa sono confluiti in maniera molto generosa in Italia. Come mostra il grafico a linee qui sopra. Non appena il Superbonus si ‘spegne’, l’import crolla in maniera precipitosa (curva blu). Lo stesso grafico ci mostra come l’export di serramenti continui a progredire passando dai 465 milioni del 2020 ai 587 del 2024. Un progresso lento ma costante. Un secondo grafico illustra il crollo del saldo commerciale proprio a partire dal decollo del 110% tra il 2021 e il 2022 per poi riprendere quota con la fine del provvedimento.

Emerge il serramento in PVC di importazione
Che dietro l’esplosione dell’import negli anni 2022 e 2023 ci sia proprio sia proprio il serramento in PVC lo illustra il grafico a barre seguente, dove i valori sono espressi in milioni di euro.

Le barre in color blu rappresentano il serramento di sintesi che parte dai 72 milioni di import del 2020 per raggiungere e superare il miliardo di euro (1011 milioni, per la precisione) nel 2023. Lo stesso grafico mostra che i serramenti in alluminio, ferro o legno importati non mostrano affatto lo stesso andamento.

L’export continua
Il grafico qui sopra illustra l’andamento del nostro export di serramenti tra il 2020 e il 2024. Emerge in maniera sorprendente il serramento in ferro seguito a ruota da quello in alluminio. Molto distanziati e meno chiari sono gli andamenti dei serramenti in PVC e in legno. I valori sono espressi in milioni di euro.
PVC, Ferro, Alluminio e Legno
I grafici seguenti illustrano passo dopo passo l’andamento di import ed export dei singoli serramenti in PVC, ferro, alluminio e legno. Dal punto di vista della nostra bilancia commerciale emergono le ottime performance export dei serramenti in ferro e in alluminio che rimangono costanti e crescenti senza subire le impennate di mercato dovute al Superbonus. Negative purtroppo le performance export dei serramenti in PVC e in legno prodotti nella penisola. Sono tutti dati su cui i produttori dovranno meditare.




Conclusioni
Il quadro import ed export di serramenti per il periodo 2020-2024 si rivela di deciso interesse per le aziende e le loro associazioni. Per una piena valutazione degli scambi commerciali mancano i valori 2019, l’anno pre Covid. Probabilmente riusciremo presto a colmare questo vuoto. Il panorama emerso potrà essere utile anche per indirizzare le politiche di promozione degli infissi Made in Italy. Il nostro è sempre stato un paese tradizionalmente esportatore di serramenti e tale deve rimanere. La qualità del prodotto lo merita.
Si ringraziano Finco e Istat per la collaborazione che ci ha permesso di pubblicare dati mai resi pubblici in precedenza. I grafici sono di nostra elaborazione.
Ennio Braicovich