Dopo essersi occupata della sostenibilità delle grandi e medie aziende con il Regolamento Delegato (UE) 2023/2772, ora la Commissione europea pubblica la Raccomandazione (UE) 2025/1710 sulla rendicontazione di sostenibilità per le PMI
Soffia forte il vento della sostenibilità per le PMI, le piccole e medie imprese, e perfino per le microimprese. Lo prova anche la recente Raccomandazione (UE) 2025/1710 del 30 luglio 2025, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE il 5 agosto 2025, che introduce un principio volontario di rendicontazione di sostenibilità per le piccole e medie imprese (PMI) non quotate.
La rendicontazione di sostenibilità per le PMI
Non è un Regolamento e nemmeno una direttiva. E’ la Raccomandazione (UE) 2025/1710 della Commissione del 30 luglio 2025 su un principio volontario di rendicontazione di sostenibilità per le piccole e medie imprese. Un documento di peso rivolto non solo alle PMI e alle microimprese ma anche alle grandi imprese, banche e istituzioni finanziarie che vi troveranno un utile strumento di orientamento. E’ di rilievo anche perché a piè sospinto la Commissione raccomanda agli Stati membri di sensibilizzare le PMI in merito ai vantaggi della comunicazione volontaria di informazioni sulla sostenibilità conformemente al principio di cui all’allegato I-
Il documento
Consta di 65 pagine suddivise in dieci parti:
-un ampio preambolo;
-le Definizioni;
-Raccomandazioni alle PMI;
-Raccomandazioni agli enti finanziari, ai partecipanti ai mercati finanziari, alle imprese di assicurazione, agli enti creditizi e ad altre imprese che chiedono alle PMI informazioni sulla sostenibilità;
-Raccomandazione agli Stati membri;
-Allegato I;
-Allegato II.
Appendice A: termini definiti
Appendice B: elenco di possibili questioni attinenti alla sostenibilità
Appendici C: informazioni di contestualizzazione per i partecipanti ai mercati finanziari che fruiscono delle informazioni prodotte applicando il presente principio (riconciliazione con altri atti normativi dell’UE)
La Raccomandazione (UE) 2025/1710 in sintesi
Il documento offre un principio volontario (VSME) per la rendicontazione di sostenibilità per le PMI e le microimprese non quotate, per agevolarle nella comunicazione di informazioni ambientali, sociali e di governance (ESG). Le PMI che scelgono di rendicontare volontariamente sono invitate ad attenersi allo principio VSME descritto nell’Allegato I, con il supporto degli orientamenti pratici forniti nell’Allegato II. Le grandi imprese, gli istituti finanziari, le assicurazioni e altri soggetti che richiedono informazioni ESG dalle PMI dovrebbero limitare le proprie richieste a ciò che è fornito secondo il principio VSME.
La struttura
Lo standard VSME è stato elaborato dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) e si compone di due moduli:
-Un modulo base: contiene i requisiti minimi per la rendicontazione;
-Un modulo completo: offre metriche più complesse per le aziende che desiderano approfondire il tema, includendo obiettivi climatici e politiche etiche.
I vantaggi per le PMI
Pur operando in ambito volontario lo standard VSME può portare diversi benefici:
-Maggiore credibilità e visibilità sul mercato: che può aumentare la fiducia di partner commerciali, investitori e banche;
-Accesso facilitato al credito: le istituzioni finanziarie tendono a favorire le iniziative ESG;
-Migliore gestione degli impatti ambientali e sociali: contribuendo a rafforzare la competitività e la resilienza dell’azienda.
Questa iniziativa fa parte di una più ampia strategia della Commissione per semplificare le normative sulla sostenibilità e gli investimenti nell’UE, nota come “pacchetto Omnibus”.
Ennio Braicovich
Prima Parte Sostenibilità d’impresa. La guida UNI – Accredia