OMI, Osservatorio del mercato immobiliare, pubblica il volume “Statistiche Catastali 2024” contenente la fotografia degli immobili in Italia al 31 dicembre 2024. Lo stock immobiliare italiano, nel 2024, è aumentato dello 0,7%, circa 525mila unità in più rispetto al 2023. Gli immobili sono per il 90% di proprietà di persone fisiche e al 10% sono di proprietà di persone non fisiche. (Prima parte)
Immobili in Italia sotto la lente del volume “Statistiche Catastali 2024” da poco editato dall’ OMI, Osservatorio del mercato immobiliare. L’universo catastale italiano è formato da 79 milioni di immobili.
Stock in crescita
Le abitazioni costituiscono il maggior gruppo seguite da pertinenze ed edifici commerciali, soffitte, cantine, box e posti auto e anche negozi, magazzini e laboratori. Lo stock immobiliare italiano, nel 2024, è aumentato dello 0,7%, circa 525mila unità in più rispetto al 2023. Gli immobili sono per il 90% di proprietà di persone fisiche, mentre per il 10,8% sono di proprietà di persone non fisiche e una quota residua. Circa lo 0,2%, riguarda proprietà comuni.

Gli immobili in Italia
Lo stock immobiliare censito negli archivi catastali italiani al 31.12.2024 consiste di oltre 79 milioni di immobili o loro porzioni (vedi Tabella 1 qui sopra), di cui poco meno di 68 milioni sono censiti nelle categorie catastali ordinarie e speciali, con attribuzione di rendita. Oltre 3,8 milioni sono censiti nelle categorie catastali del gruppo F, che rappresentano unità non idonee a produrre ordinariamente un reddito (aree urbane, lastrici solari, unità in corso di costruzione o di definizione, unità collabenti). Infine, circa 7,1 milioni sono beni comuni non censibili, cioè di proprietà comune e che non producono reddito, o unità ancora in lavorazione (quasi 66 mila).

Immobili secondo categorie catastali
Le unità immobiliari censite sono pari, come detto poco sopra, a quasi 68 milioni, di cui la maggior parte è censita nel gruppo A (53,4%) e nel gruppo C (43,4%). In questa cifra sono compresi, oltre ad immobili commerciali (negozi, magazzini e laboratori) anche le pertinenze delle abitazioni, ovvero soffitte, cantine, box e posti auto (Figura 1, qui sopra). La restante parte dello stock, il 3%, è costituita da immobili censiti nei gruppi a destinazione speciale (gruppo D, 2,5%), particolare (gruppo E, 0,3%) e d’uso collettivo (gruppo B, 0,3%).
Nella seconda parte vedremo la consistenza del parco immobiliare residenziale e le sue specificità
(continua)
a cura di Ennio Braicovich
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