Il Passaporto Digitale di Prodotto (DPP) è uno degli elementi qualificanti del nuovo Regolamento Prodotti da Costruzione UE 2024/3110. La Commissione sta per emanare un atto delegato in merito. La Federazione europea Eurowindoor lancia alcune propone di miglioramento per il DPP per gli infissi.
EuroWindoor ha presentato il proprio contributo alla consultazione pubblica della Commissione Europea sull’atto delegato che definisce le regole per i fornitori di servizi coinvolti nel quadro del Passaporto Digitale di Prodotto (DPP). Con particolare rilevanza per i prodotti da costruzione, serramenti e infissi compresi.
Il Passaporto Digitale di Prodotto
La proposta attuale stabilisce requisiti per i fornitori di servizi in materia di sicurezza dei dati, disponibilità, stabilità finanziaria e potenziali certificazioni. Riconoscendo l’impatto sul settore di finestre, porte e facciate, EuroWindoor sostiene una maggiore trasparenza, ma chiede un approccio equilibrato che non imponga oneri eccessivi alle PMI. L’atto delegato deve sostenere la digitalizzazione, senza gravare eccessivamente sugli operatori economici.
Le proposte di Eurowindoor
Tra le posizioni principali espresse:
Disponibilità dei dati: un requisito di uptime (tempo di attività) al 99% è considerato realistico, in quanto è necessaria un’elevata disponibilità per non bloccare la produzione quando il DPP deve essere caricato.
Riservatezza: EuroWindoor ha sottolineato l’importanza di proteggere i dati sensibili, come le caratteristiche anti-effrazione o le prestazioni di prodotto specifiche per un progetto, che dovrebbero essere accessibili solo con interesse verificato.
Realtà informatiche: il settore delle finestre è composto in gran parte da PMI che si affidano a fornitori di software specializzati. La gestione manuale dei dati non è realistica, considerata la scala dell’attuazione: si prevedono circa 76 milioni di DPP all’anno solo per le finestre secondo il nuovo regolamento CPR.
Certificazione: EuroWindoor sostiene un sistema di certificazione volontaria. Sebbene alcune aziende possano trarre vantaggio da fornitori di servizi certificati, in particolare per quanto riguarda la sicurezza IT, una certificazione obbligatoria potrebbe comportare costi inutili.
Flessibilità: i produttori o gruppi di produttori dovrebbero poter agire come propri fornitori di servizi DPP, per garantire efficienza e contenimento dei costi.
a cura di EB
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