Continua il disagio di migliaia di contribuenti, aziende, studi di commercialisti ed esperti fiscali a causa della mancata apertura del portale Enea 2025 per accogliere le comunicazioni per Ecobonus e Bonus Casa. Fumata nera con la Circolare 6/E di fine maggio che delude le attese.
Da diversi mesi il portale Enea avrebbe dovuto essere aperto per accogliere le comunicazioni obbligatorie relative agli interventi di efficientamento energetico agevolati con ecobonus, bonus casa e superbonus per i lavori conclusi e pagati a partire dal 1° gennaio 2025. Un ritardo mai così grave, come già denunciavamo il 3 aprile scorso, tra i primi, con l‘articolo Portale Enea Bonus fiscali 2025: non ancora aggiornato! a firma dell’esperto arch. Ester Marino.
Il ritardo del portale Enea 2025
Questo ritardo colpisce migliaia di contribuenti che hanno eseguito questi interventi. E colpisce migliaia di studi di commercialisti e di professionisti specializzati in pratiche fiscali e le aziende come i produttori e rivenditori di serramenti che si avvalgono di competenze esterne o chegestiscono in proprio le pratiche di detrazione fiscale. Da mesi Enea spiega sul suo sito Efficienza energetica che “La legge (di Bilancio 2025) ha introdotto modifiche alla disciplina delle detrazioni fiscali. L’ENEA è in attesa dei chiarimenti da parte degli organi competenti per aggiornare le informazioni contenute in questa pagina”. Un messaggio reiterato il 27 maggio scorso a ribadire ulteriormente l’allarme. Gli organi competenti sono l’Agenzia delle Entrate e, più in alto, il MEF.
La Circolare 6/E di fine maggio
Tutti abbiamo avuto un sobbalzo il 29 maggio quando sul sito dell’Agenzia delle Entrate è apparsa la Circolare 6/E. Ci siamo detti tutti che l’Agenzia aveva finalmente chiarito gli ultimi dubbi e il portale Enea 2025 sarebbe potuto partire. L’oggetto della Circolare non lasciava dubbi: Novità in tema di detrazioni – Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (legge di bilancio 2025). Sensazione confermata dalle prime righe del sommario: Riordino delle detrazioni. La delusione è stata cocente quando abbiamo scoperto che il “riordino” riguardava solo il caso, molto particolare, dei contribuenti con redditi superiori ai75mila euro. Ovviamente ben vengano questi chiarimenti. Mancano invece le risposte ai quesiti sulle aliquote di detrazione per le spese sostenute nel 2025 per interventi Ecobonus o Bonus casa e sui requisiti che devono possedere il beneficiario e l’immobile per l’accesso all’una o all’altra detrazione.
Grave disagio generale
Permane, quindi, il senso di disagio generale per la mancata attivazione del portale Enea 2025. Il fermento è vivo tra professionisti del settore e contribuenti. Nei forum specializzati molti tecnici e professionisti hanno espresso preoccupazione per l’impossibilità di trasmettere le comunicazioni Enea nei termini previsti. Le discussioni evidenziano le difficoltà operative e i timori legati alla possibilità di perdere le detrazioni fiscali a causa di ritardi non imputabili ai contribuenti o ai tecnici incaricati.
Il ritardo non comporta decadenza
Da tempo Enea rassicura che “Per i lavori conclusi nel 2025, il termine per l’invio della scheda descrittiva (novanta giorni dalla data di fine dei lavori) sarà calcolato a partire dal giorno di pubblicazione dell’aggiornamento del portale”. Per di più proprio di recente, vedi news, la Corte di Cassazione, con le ordinanze n. 12422 e n. 12426 del 2025, ha stabilito che l’omissione o il ritardo nell’invio della comunicazione Enea non comporta la decadenza dal diritto alla detrazione fiscale per l’Ecobonus, in quanto tale comunicazione ha “finalità statistiche” e non costituisce un requisito vincolante per l’accesso all’agevolazione. Come si evidenziava nel nostro articolo, la legge istitutiva delle detrazioni per le spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente non prevedeva alcuna sanzione per chi omette la comunicazione all’Enea. Un grave errore che non fa che aumentare la confusione attorno a un importante provvedimento. Il nostro suggerimento è quello, come da sempre richiede l’Agenzia delle Entrate, di presentare la “pratica Enea” non appena verrà aperto il portale Enea 2025.
Ennio Braicovich