Appare altamente probabile il rinvio di un anno dell’entrata in vigore del Decreto Controlli, che riguarda i manutentori di porte tagliafuoco e/o tagliafumo. Come noto, il Decreto Legge (del 2021), che si riferisce in modo particolare alla qualifica dei tecnici manutentori degli impianti, attrezzature e dispositivi di sicurezza antincendio, è in deroga fino al 25/09/2025.
Fino a metà settembre i manutentori di porte tagliafuoco e/o tagliafumo, come tanti altri operatori di dispositivi antincendio, rimarranno con il fiato sospeso per conoscere le proprie sorti in attesa di un molto probabile rinvio di un anno dell’entrata in vigore del cosiddetto Decreto Controlli. Questo provvedimento è in deroga fino al prossimo 25 settembre.
Decreto Controlli 2025 verso il rinvio
Negli ambienti vicini ai vertici del Corpo Nazionale dei VV.F. si dà comunque per scontato un ulteriore rinvio di un anno resosi necessario per mettere a punto il complesso sistema di qualificazione e validazione del personale di manutenzione dei dispositivi di sicurezza antincendio. Un rinvio che necessiterà di un apposito decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. A oggi, comunque non è necessario alcun obbligo di legge di qualificazione per eseguire la manutenzione. Continua invece in parallelo, l’attuale sistema volontario di qualificazione dei manutentori antincendio sotto Accredia che ha portato alla qualificazione di 1700 manutentori di porte tagliafuoco secondo la UNI 11473-3.
Anche le porte tagliafuoco
Molto opportunamente ricapitola il quadro normativo una nota di Acmi, l’associazione delle chiusure tecniche. Tutto nasce quando sulla Gazzetta Ufficiale N° 230 del 29/09/2021, appare il decreto 1° settembre 2021 (Decreto Controlli) che disciplina i “Criteri generali per il controllo e la manutenzione degli impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3, lettera a), punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”. Sostanzialmente il provvedimento sancisce che, per poter eseguire la manutenzione dei dispositivi antincendio (fra cui le porte tagliafuoco), il tecnico incaricato deve essere qualificato, mediante un esame teorico/pratico, da una commissione del Corpo Nazionale dei VV.F.(CNVVF).
Un Osservatorio per il Decreto Controlli
Per il varo delle prescrizioni del Decreto Controlli, il CNVVF ha emesso alcune circolari operative e, fin dagli inizi del 2022 ha costituito un “Osservatorio per l’applicazione del Decreto Controlli” composto da rappresentanti del CNVVF e da quelli delle principali Associazioni del settore Antincendio. Rappresentante ufficiale di Acmi è il presidente, Nicola Fornarelli, mentre l’esperto ing. Gianrico Delfino è stato direttamente coinvolto nei sottogruppi di approfondimento tecnico. In tale quadro Acmi è stata riconosciuta quale Soggetto Formatore nell’ambito del presidio P.3 – Porte resistenti al fuoco (porte tagliafuoco), Per l’installazione di tali componenti, dunque, Acmi ribadisce che nulla cambia rispetto a quanto previsto oggi. Di fatto la certificazione dei tecnici secondo norma UNI 11473 può essere richiesta da clienti o stazioni appaltanti, ma non è un obbligo di legge.
EB
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