La nuova norma sui controtelai e controtelai monoblocco, la UNI 11979:2025, suscita già dibattiti e tavole rotonde. Già si sono svolti parecchi corsi in merito e altri sono in gestazione. Il tutto mentre i produttori di componenti già fanno fila davanti ai laboratori per testare i loro prodotti avendo colto il differenziale competitivo che la norma ha indotto. Qui volentieri ospitiamo una breve ricapitolazione della norma a cura dell’Istituto Giordano a beneficio dei tanti che non la conoscono ancora. In modo particolare, l’Istituto si concentra, comprensibilmente, sulle prove di laboratorio. (EB)
Il 29 maggio 2025 è entrata ufficialmente in vigore la norma UNI 11979:2025, un riferimento normativo molto atteso che stabilisce criteri chiari e metodi di prova per la caratterizzazione di controtelai e controtelai monoblocco destinati a finestre, porte, schermature solari e oscuranti.
UNI 11979, norma importante
Si tratta di un’evoluzione importante per l’intero comparto del serramento e delle costruzioni, che mira a uniformare le prestazioni minime richieste a componenti spesso sottovalutati, ma centrali per l’efficienza energetica e la durabilità dell’involucro edilizio. L’obiettivo è fornire una base oggettiva per la valutazione delle prestazioni e per l’adozione di soluzioni tecniche più consapevoli da parte di progettisti, produttori e imprese.
Importante precisazione
Occorre precisare che l’applicazione di questa norma, che non prevede il rilascio della marcatura CE, è limitata a controtelai e controtelai monoblocco di libera installazione, poiché per quelli proprietari è prevista l’applicazione delle norme e delle procedure di prova previste per il serramento per il quale sono stati progettati e realizzati.
Set completo di prove
Le prove previste dalla UNI 11979 rappresentano un set completo per garantire qualità e prestazioni. La norma introduce un quadro di prove mutuato dalla UNI EN 14351-1 e pensato per validare le caratteristiche più critiche dei controtelai in fase di installazione e durante il ciclo di vita dell’edificio. Tra queste, figurano:
–Tenuta all’aria e all’acqua, essenziale per garantire il comfort e prevenire fenomeni di condensa o infiltrazioni.
–Isolamento termico e acustico, misurati attraverso parametri come il valore di trasmittanza lineica (Ψ) e la differenza di potere fonoisolante (ΔRw).
–Resistenza meccanica e comportamento sotto carico, per verificare la stabilità della struttura in condizioni ordinarie e straordinarie.
–Resistenza all’effrazione, integrata con i criteri delle norme UNI EN 1627 e UNI 11781, per garantire sicurezza e protezione passiva.
Requisiti minimi e verifiche
La norma disciplina, inoltre, la documentazione da produrre, i requisiti minimi da indicare nei capitolati e le verifiche da effettuare in cantiere, rendendo possibile un controllo di qualità anche nella fase esecutiva dell’opera.
Il laboratorio del Giordano pronto per le nuove sfide
In questo contesto normativo in evoluzione, l’Istituto Giordano assicura che il suo laboratorio è già pienamente operativo per l’esecuzione di tutte le prove previste dalla UNI 11979, così come di tutte le prove previste dalla UNI EN 14351-1. Infatti, dispone delle attrezzature e delle competenze necessarie per eseguire test completi su controtelai e monoblocchi e i produttori più attenti si sono già attivati per eseguire le prove previste.
La norma UNI 11979 rappresenta un’opportunità: per migliorare le performance dell’edificio, per elevare la qualità percepita dei prodotti e per costruire in modo più responsabile e consapevole.
a cura dell’Istituto Giordano
Immagine: un controtelaio della DeFaveri
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