Pochi anni fa il mercato delle vetrate panoramiche é cambiato in maniera radicale grazie a una legge promossa dall’associazione Assvepa – Art. 33-quater, Legge 142/2022 Art. 6, comma 1, lett. b-bis) – DPR 380/2002 -che ha permesso l’installazione delle VePa in tutta sicurezza in regime di Edilizia libera. Due anni dopo, l’inserimento delle stesse VePa nel “Decreto Salva Casa” (Legge 105/2024), ha favorito i cittadini, le famiglie italiane, numerosi settori produttivi e commerciali e altre categorie professionali. Il successo che ha conosciuto e conosce il prodotto impone l’installazione di VePa in tutta sicurezza. A questo proposito ci sono importanti novità da parte del Chirenti Group in tema di resistenza agli eventi estremi e di durabilità.
A tre anni dalla legge che ha introdotto le vetrate panoramiche amovibili, VePa, in regime di Edilizia libera, non si può non essere soddisfatti nel vedere quanti balconi, prima abbandonati e inutilizzati, oggi “rivivono” proprio grazie alle VePa. Che offrono risparmio energetico, più spazio abitabile, sicurezza e protezione dagli agenti atmosferici. Le facciate di molti edifici sono state completate riqualificate ed efficientate con le VePa, che hanno restituito decoro urbano alle nostre città. I cui vantaggi e benefici sono ormai noti a tutti e acclarati.

VePa in tutta sicurezza
Tuttavia, sono doverose alcune domande. Cosa succederà tra dieci o vent’anni anni a queste vetrate panoramiche composte da grandi lastre di vetro, installate su piani alti a filo facciata? Con il passar del tempo e l’usura, qualcuna potrebbe staccarsi e cadere giù? Sono state fissate bene, a regola d’arte? Qual è la qualificazione degli operatori? C’è qualche forma assicurativa che copre gli eventuai danni da rottura? Per avere delle risposte attendibili, ci siamo rivolti ad una tra le aziende più affermate del settore, la Chirenti Group. Ci ha risposto il direttore commerciale Dr. Riccardo Bonfanti. In passato, è stato direttore commerciale di un’importante azienda internazionale del settore ed è un consulente tecnico esperto, le cui competenze in materia sono riconosciute a livello europeo.
Redazione: Dr. Bonfanti, si parla sempre più spesso di vetrate panoramiche, della loro bellezza, utilità e funzionalità. Questi nuovi manufatti, “quanto” sono sicuri e affidabili?
Bonfanti: Una domanda importante. Ci sta molto a cuore la sicurezza non solo dei nostri clienti ma di tutti i cittadini. Per questo, abbiamo un reparto dedicato alla ricerca e allo sviluppo, dove si progetta e si ingegnerizzano i sistemi che rendono funzionali e, appunto, sicure le nostre VePa.

Redazione: Può farci qualche esempio?
Bonfanti: Di recente abbiamo realizzato un nuovo carrello a doppio cuscinetto per il collegamento tra i porta-vetri e le guide. Permette lo scorrimento e poi l’apertura delle ante. Estremamente robusto e resistente poiché, da questo elemento, dipende la tenuta del sistema VePa e l’affidabilità meccanico-strutturale della vetrata. Quindi, la sua sicurezza. Lo abbiamo registrato presso il “Dipartimento e Tutela Direzione Generale per la Proprietà Industriale UIBM” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nel 2023 lo ha accolto, rilasciandoci il “Brevetto industriale Sistema BOOK VEPA”. Poi lo abbiamo fatto testare da un noto e accreditato laboratorio di prove.

Redazione: In cosa sono consistite queste prove? Ricordiamo en passant che, per la determina di caratteristiche normative specifiche per queste vetrate, è stato costituito un Tavolo di lavoro presso UNI, l’ente di normazione italiano.
Bonfanti: A quel Tavolo, siamo rappresentati dall’arch. Mario Sanvito, uno dei massimi esperti di normativa. Le norme UNI e le EN sono indispensabili per la regolamentazione normativa settoriale dei prodotti. Ma, secondo me, un’azienda produttrice seria ha il dovere di verificare, per poi attestare, la resistenza dei suoi manufatti, indipendentemente dalle normative. Così, presso un laboratorio notificato abbiamo fatto eseguire 2 test, ripetuti per ben tre volte, sul nostro innovativo carrello del sistema BOOK:
a) La determinazione della resistenza a trazione fino alla rottura del porta- vetro – e non del carrello! – a 13450-N (valore standard dell’acceleratore di gravità), pari a 1371 kg.
b) La determinazione del carico di rottura a spinta, con deformazione sempre del profilo guida – e non del carrello – a 5243-N, pari a 534 kg.
Redazione: Nel concreto, cosa significano queste cifre? Può spiegarlo anche per i non addetti ai lavori?

Bonfanti: La prima prova (v. qui in alto) ha stabilito che la nostra coppia di carrelli può sopportare oltre una tonnellata di peso. Sbalorditivo se si pensa che solitamente il vetro (temperato o stratificato) da 10mm, impiegato per le vetrate panoramiche, pesa 25 kg/m2 e mediamente una lastra, larga 800 mm e alta 2700 mm, pesa 54 kg. Un decimo di quanto possa effettivamente portare una coppia dei nostri carrelli. Immaginiamo perciò la resistenza del nostro sistema al vento forte, e anche fortissimo.

Con la seconda prova (v. qui in alto) si è appurato che il nostro sistema BOOK resiste ad una pressione incredibile. Se il vetro non avesse i propri limiti, una nostra vetrata potrebbe resistere ad un uragano. Sinceramente questi risultati hanno sorpreso anche noi.
Redazione: Risultati davvero impressionanti, anche alla luce dell’aumento del numero degli eventi atmosferici estremi e della loro intensità. Ma, faccio un’obiezione, la resistenza e la durata di una vetrata panoramica, così come di tante altre tipologie di manufatti impiegati nelle costruzioni, non dipende anche e soprattutto da una corretta e adeguata posa in opera?
Bonfanti: L’installazione delle vetrate panoramiche, proprio per la loro particolare natura, dev’essere eseguita con molta cura e a “regola d’arte” da esperti professionisti. Con le VePa non si può improvvisare perché ne va di mezzo l’incolumità delle persone. Con una serie di responsabilità civili e a volte penali. Proprio per questo motivo, in collaborazione con l’Accademia Ambrosi Partner, organizziamo regolarmente dei corsi intensivi di formazione per installatori; accreditati da Assvepa che rilascia gli attestati e altri documenti, come i badge e le targhette PQV (Posa Qualificata VePa). I clienti diventano sempre più selettivi, esigenti e attenti. I nostri rivenditori e installatori devono soddisfare pianamente le loro aspettative. Come se non bastasse Chirenti Group, credo, sia oggi l’unica azienda le cui vetrate sono coperte da una polizza R.C. stipulata con una primaria società di assicurazione.
Redazione: Molto chiaro. Un’ultima domanda. Quanto può durare una vetrata panoramica? e come farla durare più a lungo?
Bonfanti: Questo dipende da tanti fattori. Il vetro è un materiale straordinario. Può durare decenni. Le parti sensibili e problematiche sono l’installazione, poi la qualità dei profili perimetrali in alluminio, i sigillanti e gli ancoranti e, soprattutto, la resistenza degli accessori e di altri componenti. Infine, incidono anche alcune “incognite”: il manufatto è stato utilizzato correttamente e con dovuta cura? E’ stata eseguita una regolare manutenzione? Per questo, la Chirenti Group rilascia un “Libretto d’Uso e Manutenzione” che aiuta il cliente a gestire una corretta e costante manutenzione nel tempo delle VePa. Per lasciarle e farle godere ai figli e, perché no, anche ai nipoti.
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