Clamorosa marcia indietro del Governo di Parigi che smentisce sé stesso dopo pochi mesi con una nuova rimodulazione del MaPrimeRenov, ovvero l’ Ecobonus alla francese, che reintroduce gli aiuti per i singoli interventi
E’ sofferta la vita dell’ Ecobonus alla francese, la MaPrimeRénov, ovvero delle agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni. Dopo aver eliminato gli aiuti per i singoli interventi di efficientamento energetico, come la sostituzione delle finestre, il Governo francese ha fatto una clamorosa marcia indietro dando il via libera ai singoli interventi (monogeste). Questo fino al 31 dicembre di quest’anno.
Ecobonus alla francese
A inizio 2025 il Governo aveva deciso di passare alle ristrutturazioni complete con il programma Magnitude MaPrimeRénov (MPR) a partire da gennaio 2025, eliminando così i sussidi per le ristrutturazioni a singolo intervento (esclusa la sostituzione degli impianti di riscaldamento). Di fatto erano agevolati solo gli interventi completi dal punto di vista energetico. Il che ha comportato un drastico crollo degli interventi sia per il peso economico dei lavori che per le difficoltà delle aziende operanti nel settore di fronte a lavori più complessi.
Riqualificazioni complete
Dal 1° gennaio 2025, le normative sono cambiate per i proprietari di abitazioni classificate F o G sull’Attestato di Prestazione Energetica (APE). È diventato obbligatorio condurre una diagnosi energetica o un APE per determinare la classificazione energetica dell’abitazione, un prerequisito per beneficiare di MaPrimeRénov. Se l’abitazione era classificata F o G, era obbligatoria una riqualificazione energetica completa (non erano possibili interventi singoli).
Ripresa dei singoli interventi
Di fronte a tale situazione, le restrizioni sono state revocate con la reintroduzione degli aiuti degli interventi singoli, che saranno disponibili fino a dicembre 2025. In Francia, il numero di famiglie a basso consumo energetico e di famiglie che faticano a pagare le bollette del riscaldamento rimane preoccupante: quasi 5 milioni di case sono scarsamente isolate e circa 4 milioni di famiglie hanno difficoltà a pagare le bollette del riscaldamento. Ricordiamo che dal 1° gennaio di quest’anno non è possibile affittare abitazione in classe energetica G, vedi news.
Le proteste funzionano
Il cambio di posizione governativo è il frutto delle proteste delle associazioni degli operatori dell’edilizia e dei consumatori. Della retromarcia del Governo si felicita la FFB, la Federazione Francese dell’Edilizia. Così il suo presidente, Olivier Salleron, applaude: “Questa è una grande e meravigliosa vittoria per la FFB! Lo sblocco degli aiuti per le procedure singole dà speranza a centinaia di migliaia di artigiani e imprese edili, rassicura centinaia di migliaia di famiglie e permette di raggiungere nuovamente i principali obiettivi della transizione ecologica”.
Ennio Braicovich