Secondo il terzo Osservatorio sull’Abitare di Scenari Immobiliari e Abitare Co. la casa non smette di piacere agli italiani. Le compravendite di abitazioni salite a 720mila unità con prezzi in crescita del 2,2%. Il caso di Milano.
Il mercato della casa continua a piacere ai nostri compatrioti e si configura come il segmento di punta del mercato immobiliare. Lo afferma il terzo Osservatorio sull’Abitare di Scenari Immobiliari e Abitare Co.
I dati del settore casa
Il fatturato del comparto residenziale è cresciuto del 49 per cento in dieci anni, fino a toccare 123,7 miliardi di euro nel 2024. La previsione di incremento a fine 2025 è superiore all’8 per cento. Nel 2024 si sono compravendute 720 mila abitazioni (di cui cinquantacinquemila nuove costruzioni), circa dieci mila unità in più del 2023, pari a una crescita di 1,4 punti percentuali. Positive le stime per il 2025. I valori di mercato potrebbe aumentare fino al 5% a causa della ridotta disponibilità di offerte abitative. Stime in aumento anche per quest’anno. Le previsioni parlano di un aumento significativo del numero di transazioni: più sette per cento circa e 770 mila compravendite complessive (di cui sessantamila nuove). Cifre in aumento anche per i prezzi del residenziale nuovo: dal 5,8 per cento del 2024 si potrebbe passare al 6,5 per cento del 2025.

Casa di proprietà, architrave della società
“La casa in proprietà continua ad essere l’obiettivo di vita principale degli italiani, giovani e no, stranieri che vogliono integrarsi nella nostra comunità. La casa non è solo un investimento (comunque vittorioso su tutti gli altri), ma è anche un architrave fondamentale della nostra società”, dichiara Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari aprendo i lavori. “Ormai non si parla più di ‘casa’ come oggetto ma è l’ABITARE il centro della nostra analisi. La ricerca di un quartiere giusto dove vivere vale quanto e forse più del prezzo di acquisto. La presenza di verde, sicurezza, scuole, servizi rappresentano necessità fondamentali per chi cerca una casa da acquistare. La rarefazione delle nuove costruzioni e la diminuzione dell’offerta di usato (anche per la spinta delle locazioni brevi) crea un mercato con prezzi in crescita, decisamente superiori all’incremento dei redditi”.
Mutui giù, compravendite su
Dal canto suo Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co. rileva che: ““Il mercato residenziale italiano sta beneficiando, in generale, degli interventi del taglio dei tassi da parte della Bce che hanno prodotto un effetto positivo sulla domanda di mutui, comportando un alleggerimento dell’importo delle rate e una conseguente maggiore convenienza dei finanziamenti a lungo termine”.
Residenziale nuovo
Tra le principali città italiane analizzate nell’Osservatorio di Scenari Immobiliari e Abitare Co., il mercato delle abitazioni nuove e assimilabile al nuovo raggiunge quota 8 per cento a Bari e Bologna, sfiora il 13 a Milano, che diventa il 10 per cento se si considerano solo le nuove costruzioni, e supera di poco il 12 per cento a Roma, sintomo di una industria delle costruzioni e dello sviluppo che al crescere della pressione della domanda in ogni ambito metropolitano fatica a trovare spazi e modi per la realizzazione del progetto.
Tipologie di casa in auge
Secondo l’Osservatorio il monolocale ricopre ancora un ruolo da protagonista nei mercati immobiliari di Bologna, Milano e Venezia, con quote superiori al 7,5 per cento. Aumenta il proprio peso all’interno di tutte le altre città analizzate, mediamente superiore al 4 per cento. Bilocali e trilocali costituiscono, insieme, poco più del 60 per cento (erano il 70 per cento nella passata rilevazione) dell’offerta complessiva presente sul mercato delle città analizzate. Solo a Milano il loro peso supera il 70 per cento, mentre nel resto delle città, ad esclusione di Venezia dove si attesta ben al di sotto del 30 per cento, la media è prossima al 54 per cento.
I grandi centri urbani
Secondo Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari: I grandi centri urbani si distinguono sul panorama nazionale per la loro capacità attrattiva in quanto luoghi di scambio tra persone, idee, innovazione e merci, caratteristiche che li rendono lo scenario in cui un individuo può figurarsi un maggiore accesso a infinite opportunità. Le realtà urbane più importanti e di successo sono quelle che nel tempo sono state maggiormente in grado di attrarre, integrare e valorizzare risorse umane ed economiche. I mercati residenziali urbani hanno fatto fronte a ogni cambiamento, anche il più critico, perché le città sono attrattive senza fare nulla intenzionalmente per esserlo, tranne cercare di svolgere al meglio la loro funzione fondamentale, ovvero garantire le migliori opportunità per la vite delle persone che le abitano. È questo il caso di Milano”
Il capoluogo lombardo
“Milano – continua Francesca Zirnstein – nonostante la presenza di criticità, non solo attuali, è protagonista del mercato degli investimenti. Continua ad attrarre domanda di giovani, professionisti e famiglie da contesti nazionali e internazionali, permettendo la sperimentazione di nuove forme di offerta abitativa grazie alla presenza di una industria solida e di operatori specializzati e propensi all’innovazione”.
Milano, città strategica
Il numero di transazioni registrate nel 2024 ha superato, all’interno dei confini amministrativi della città metropolitana, le 66mila unità e, nella città di Milano le 25mila residenze. Su scala metropolitana e comunale l’intensità delle compravendite in relazione allo stock esistente appare superiore alla media nazionale, con tre transazioni ogni cento unità immobiliari presenti sul territorio. Nel 2025 i prezzi medi di vendita si prevede possano raggiungere e superare nelle zone centrali gli 11.200 euro al metro quadrato, nelle zone semicentrali i 6.450 euro e in quelle periferiche i 3.950 euro.