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Home » Attualità » Ondate di calore. Consigli per pianificatori e progettisti

Ondate di calore. Consigli per pianificatori e progettisti

26 Agosto 2024
in Attualità, Cambiamenti climatici, Comfort, Finestre, Schermature solari, Serramenti
Tempo di lettura:5 minuti
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Tutte le rilevazioni scientifiche sono concordi nell’affermare che le ondate di calore cresceranno in frequenza e intensità. Sweco, società di consulenza ingegneristica europea, ha condotto uno studio su 24 città europee per valutare la loro (im)preparazione al fenomeno. Il report fornisce una serie di raccomandazioni urgenti ai pianificatori delle città e ai progettisti. Tra di esse: la revisione delle normative edilizie e una maggiore attenzione alle prestazioni degli edifici e a soluzioni progettuali che valorizzino schermature solari, tende, persiane e finestre apribili.

Anche quest’anno non sono mancate le ondate di calore. In tutta Europa. Gli scienziati sono quasi del tutto concordi nel ritenere che il riscaldamento climatico, dovuto specie alle emissioni di CO2 e altri gas clima alteranti, sia un fenomeno di lunga durata. Un fenomeno che si manifesterà anche con ondate di calore di crescente frequenza e intensità e che richiederà molto probabilmente un ripensamento delle nostre città e del modo di progettare e costruire.

Anomalie della temperatura superficiale riscontrate nel 2023

Europa in allerta

Ad esempio, l’anno scorso l’Europa ha vissuto il suo anno più caldo o il secondo più caldo mai registrato, a seconda del set di dati, mentre la temperatura media della superficie del mare in Europa è stata la più calda mai registrata. L’edizione 2023 del rapporto sullo stato europeo del clima (ESOTC) del programma UE Copernicus, prodotto per la prima volta assieme all’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), dipinge un quadro cupo. Insieme alle temperature record sono arrivati ​​un’umidità del suolo superficiale più secca della media, incendi boschivi, siccità e inondazioni.

Gli effetti delle ondate di calore

Uno studio svedese di 32 pagine, in inglese, analizza gli effetti del caldo estremo a livello globale e in Europa riassumibili brutalmente in quattro cifre:

-489.000 decessi in eccesso (2000-2019) sono stati causati dal caldo a livello globale

. più di 20.000 decessi in eccesso/anno in 854 città in Europa

-il 37% dei decessi correlati al caldo (1991-2018) è attribuibile al cambiamento climatico.

-nelle regioni europee, la mortalità correlata al caldo è aumentata di circa il 30% negli ultimi 20 anni, secondo il rapporto European State of the Climate 2023.

Il report è stato condotto da Sweco, società attiva nei settori della consulenza ingegneristica, della tecnologia ambientale e dell’architettura. Quotata alla Borsa di Stoccolma, è una delle principali società di consulenza ingegneristica e architettonica in Europa, con sedi in 14 paesi e 22mila dipendenti.

Lo studio su 24 città europee

Studio Sweco sulle ondate di calore

Il report porta il titolo “How to build heatwave resilience – A study of European cities preparedness.” Ovvero “Come realizzare la resilienza alle ondate di calore – Uno studio sulla preparazione delle città europee”.  In esso Sweco analizza le politiche di resilienza climatica e i dati sulle ondate di calore di 24 città europee, concentrandosi su sei città: Bruxelles, Copenaghen, Helsinki, Oslo, Rotterdam e Stoccolma. Nonostante le proiezioni mostrino un raddoppio dei giorni di ondate di calore entro il 2100, poche città hanno dedicato dei team di ‘adattamento’ alle ondate di calore, soprattutto nell’Europa settentrionale, dove le ondate di calore sono relativamente nuove.

Le responsabilità della governance

Sebbene le città riconoscano i rischi per la salute delle ondate di calore, spesso non riescono a sviluppare un’equa distribuzione delle risorse e la protezione delle comunità emarginate nella pianificazione della resilienza urbana. Ciò è aggravato dalla mancanza di dati dettagliati e dalla mappatura della vulnerabilità nelle città, che ostacola il monitoraggio e la valutazione delle politiche di adattamento esistenti.

Per affrontare efficacemente le ondate di calore, sono fondamentali una governance chiara, l’innovazione e la co-creazione, insieme a visioni a lungo termine e strategie adattabili. La governance collaborativa, la consapevolezza pubblica e l’emancipazione della comunità sono fondamentali per un adattamento efficace. È fondamentale anche l’azione sulle infrastrutture bluegreen (ovvero infrastrutture acqua-suolo-aria), per garantire che le soluzioni soddisfino le esigenze della comunità e abbiano un impatto positivo.

Raccomandazioni per politici e progettisti

Le raccomandazioni per le città europee includono investimenti in conoscenza, integrazione dell’adattamento climatico nelle leggi di pianificazione urbana e ottimizzazione delle strategie di costruzione. Sono necessarie, suggerisce lo studio, azioni urgenti per mitigare gli impatti delle ondate di calore, creare resilienza e creare ambienti sostenibili per tutti i residenti.

Come far fronte alle ondate di calore

Da un lato è urgente rivedere le normative edilizie: nei paesi nordici, le attuali normative edilizie sono progettate per mantenere il caldo all’interno e il freddo all’esterno. Tuttavia, alla luce del clima sempre più caldo, dobbiamo ripensare queste normative.

Dall’altro i progettisti dovrebbero progettare edifici ad alte prestazioni con tecnologia avanzata per rimanere funzionali anche in condizioni di caldo estremo. Tra le indicazioni per chi progetta:

-incorporare sistemi di ventilazione e raffrescamento efficaci durante la costruzione;

-coinvolgere gli utenti per comprendere le loro esigenze;

-considerare l’altezza del soffitto, le tende da sole, le persiane e le finestre apribili per mitigare la radiazione solare e l’accumulo di calore.

Più attenzione al sud Europa

Non occorre aggiungere molto a questo segnale di allarme se non che i paesi mediterranei sono ancor più soggetti di quelli nordici al fenomeno delle ondate di calore. Inoltre, c’è ancora poca sensibilità al tema delle isole di calore. In sostanza, i politici che governano le nostre città dovrebbero essere ancor più sensibili al tema come pure i progettisti. Con notevole eccezioni come mostrano i progetti di Bosco verticale dello Studio Boeri Architetti a Milano e il Condominio 25 Verde dell’arch. Luciano Pia a Torino. Due bei esempi di integrazione del verde nell’architettura. Infine, una indispensabile, per noi, considerazione. Lo studio di Sweco pone nella giusta luce, se ce ne fosse ancora bisogno, il ruolo dei componenti finestrati e delle schermature solari e dei controlli intelligenti per il raffrescamento degli edifici.

EB

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Tags: Ondate di caloreSweco
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