Istat comunica che nel corso del primo trimestre del 2023, e rispetto al trimestre precedente, le autorizzazioni di permessi di costruire crescono nel residenziale ma diminuiscono nel non residenziale. Tuttavia, tutti i dati sono in calo nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo è più marcato per l’edilizia residenziale.
Per comprendere l’evoluzione futura della nostra edilizia e della serramentistica è fondamentale conoscere le tendenze dei permessi di costruire oltre che quelle delle compravendite immobiliari. Se queste ultime non ci sono di grande confort per quanto riguarda il primo trimestre dell’anno, vedi news, così non si può dire per i dati delle autorizzazioni a costruire per l’identico periodo.
Istat, l’ente nazionale di statistica, comunica che per il settore dell’edilizia residenziale nel corso del primo trimestre del 2023 le autorizzazioni di permessi di costruire sono cresciute rispetto al trimestre precedente. L’aumento riguarda sia il numero delle abitazioni (3,7%) che la superficie abitabile (5,1%). Tuttavia, è gelo per l’edilizia non residenziale che diminuisce del 3,3% rispetto al trimestre precedente. Venendo a numeri più precisi:
-la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, è poco al di sotto delle 14.300 unità, la superficie utile abitabile è circa 1,25 milioni di metri quadrati;
-la stima della superficie utile dei nuovi fabbricati dell’edilizia non residenziale è di 2,4 milioni di metri quadrati circa. In termini tendenziali si tratta di una flessione del 6,3%.
I dati, afferma Istat, appaiono meno positivi per l’edilizia residenziale se li confronta con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo trimestre dell’anno, in termini tendenziali, tutti i comparti dell’edilizia registrano una diminuzione, che appare più marcata per il settore residenziale. Altro dato significativo è relativo alla superficie non residenziale: risulta in diminuzione per il terzo trimestre consecutivo!
EB
