Uni ha pubblicato la norma UNI ISO 16316:2025 che specifica un metodo di prova per determinare la resistenza di finestre, porte e facciate continue ai detriti trasportati dalle tempeste di vento. Un test indispensabile per chi lavora negli stati degli USA, come la Florida, dove tempeste di vento e uragani sono molto frequenti ma che potrebbe rivelarsi utile anche alle nostre latitudini visto il susseguirsi di fenomeni estremi.
Anche in Italia ora c’è una norma per verificare la resistenza di finestre, porte e facciate continue all’impatto di detriti trasportati dal vento in occasione di trombe d’aria e tempeste di vento che sono sempre più frequenti anche dalle nostre parti. Come testimonia la foto, qui sotto, scattata tempo addietro in un condominio nel Veneto, che testimonia la distruzione di vetri, serramenti e tapparelle dovuta a una tromba d’aria.

Contro i detriti delle tempeste di vento
Uni ha infatti recepito la norma internazionale ISO 169316:2024 che è diventata UNI ISO 16316:2025 Finestre, porte e facciate continue – Impatto da detriti trasportati dal vento durante tempeste di vento – Metodo di prova e classificazione. E’ venduta al prezzo di 90,00€, vedi qui. Così ne sintetizza l‘ente normatore il contenuto. La norma specifica un metodo per determinare la resistenza di finestre (inclusi lucernari), porte o facciate continue ai detriti portati dal vento, in caso di minacce naturali caratterizzate da eventi simulati di tempeste di vento distruttive.
Come nasce la UNI ISO 16316
Nasce sostanzialmente in Florida dove gli uragani sono frequenti. Per garantire la sicurezza degli edifici negli anni Novanta del secolo scorso sono stati adottati dei regolamenti che prevedono dei test su materiali e componenti edilizi. Successivamente le metodologie adottate sono state riprese dalle norme ASTM vigenti negli USA e poi riconosciute a livello internazionale con una norma ISO 16316, vedi qui. Ora divenuta norma UNI. Lo ricordano i tecnici dell’Istituto Giordano che da tempo si è attrezzato con delle macchine di prova ad hoc , e che evidenziano così i test previsti.
Le prove secondo norma
La UNI ISO 16316 definisce due principali prove per valutare la resistenza di finestre, porte e facciate continue in caso di tempeste di vento:
1. Prova di impatto con missili simulati simula l’effetto dei detriti trasportati dal vento contro i serramenti. Viene eseguita lanciando:
-missili di legno, che rappresentano i detriti di grandi dimensioni come rami o assi di legno, vedi foto;
-sfere d’acciaio, che simulano detriti più piccoli, come ghiaia o altri materiali trasportati dal vento.
2. Prova di cicli di pressione dell’aria
Dopo l’impatto, il serramento viene sottoposto a variazioni cicliche di pressione per verificare se la struttura resiste o cede sotto le sollecitazioni del vento. Questo test riproduce le condizioni reali di una tempesta di vento, dove la pressione dell’aria cambia continuamente, mettendo a dura prova gli elementi edilizi.
Le due prove vengono eseguite in sequenza: prima l’impatto, poi i cicli di pressione.

I vantaggi in Italia
Sempre i tecnici del Giordano mettono in luce che l’adozione della UNI ISO 16316:2025 nel contesto italiano assicura:
-maggiore sicurezza degli edifici, riducendo il rischio di danni in caso di eventi atmosferici estremi;
-miglioramento della qualità dei serramenti, con prodotti testati secondo standard internazionali;
-un riferimento normativo chiaro per progettisti e produttori, che potranno certificare la resistenza dei propri prodotti con test riconosciuti a livello globale.
Il laboratorio Safety di Istituto Giordano esegue le prove, vedi video qui sotto, previste dalla UNI ISO 16316:2025 e dagli standard americani ASTM. Ciò consente ai produttori di finestre, porte e facciate continue di verificare la resistenza dei loro prodotti a condizioni climatiche estreme.