Ieri, presenti i vertici di Anfit, Assites, Unicmi e Finco si sono tenuti in ambito parlamentare diversi incontri aventi per tema i bonus sull’efficienza energetica in edilizia e sul superamento barriere architettoniche. Obiettivo: uscire dalle pastoie del DL 212 mirando più a lungo termine.
Si succedono a Roma gli incontri con membri del Parlamento e del Governo, con esponenti delle Commissioni parlamentari in vista della conversione in legge del DL 212. E' il cosiddetto decreto legge Superbonus ed è quello che ha escluso i serramenti dal bonus 75%. Al di là della immediata contigenza, ovvero riammettere il bonus 75% per serramenti e infissi dopo il brutale stop di fine dicembre, il tema di fondo sono i bonus edilizi e il loro inquadramento futuro.
Il primo degli incontri coordinati da Finco, è stato quello con l’on. Giglio Vigna, presidente della XIV Commissione per le politiche dell’Unione Europea e membro della IV Commissione Difesa. Tema erano i bonus 50% efficienza energetica e 75% barriere architettoniche. All'incontro hanno partecipato il presidente Assites Fabio Gasparini (non presente nella foto perché allontanatosi via prima) e il presidente Anfit Marco Rossi insieme al direttore generale Finco Angelo Artale accompagnato dalla responsabile dell'Ufficio comunicazione di Finco Francesca Bajardi. Inoltre, nel pomeriggio il presidente di Anfit ha anche incontrato singolarmente il presidente della Commissione finanze on. Marco Osnato. Incontrato pure l’on. Guerino Testa. relatore del decreto-legge 212 alla Camera. In giornata è previsto un appuntamento di Rossi al Ministero del Lavoro con il sottosegretario Claudio Durigon per evidenziare gli aspetti di ricaduta sociale del DL 212.
Negli incontri Finco è stata coinvolta la Commissione politiche comunitarie perché nel Pnrr c’è una grande componente green di transizione ecologica che ha molto a che fare con il bonus per l’efficienza energetica. Naturalmente l’azione di Finco si è rivolta anche su altre Commissioni. In primis, la Commissione Finanze della Camera presso la quale Finco è stata audita ieri mattina nelle persone del direttore generale Unicmi Pietro Gimelli e di Anna Danzi, vicedirettore Finco.
Ieri mattina si sono svolte in Commissione Finanze (VI) della Camera dei deputati le audizioni informali, in videoconferenza, nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1630, di conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2023, n. 212.
La dott.ssa Anna Danzi, vicedirettore di Finco, ha detto che la Federazione è fortemente interessata a tutto ciò che riguarda la ristrutturazione edilizia. Soprattutto all’efficienza energetica, ma anche ad altri temi. Con riferimento all’oggetto dell’audizione, ha detto che c’è la necessità che i vari bonus fiscali abbiano un orizzonte temporale lungo. Per la programmazione di tutte le attività imprenditoriali ed industriali alla base di questa attività è assolutamente deleterio che le regole cambino in continuazione. Anche l’Europa ci chiede di avere un set di agevolazioni fiscali stabili, per poter programmare i lavori. Danzi ha sottolineato, infine, che occorre un sistema bancario disponibile. Al momento la partita dei crediti incagliati è ancora in sospeso, il sistema dei crediti bancari non è sensibile alle istanze imprenditoriali.
Il direttore generale di Unicmi Pietro Gimelli, membro della giunta Finco, ha dichiarato che occorre riordinare i bonus, semplificandoli e dandogli un respiro più ampio e certo. Nel merito della discussione ha sollevato l’attenzione sull’articolo 3 del DL 212, riguardante il bonus disabili. Ha detto che le imprese rappresentate hanno sollecitato il governo all’inizio dell’anno, per fare chiarezza sull’impianto complessivo dato al dispositivo, tenendo conto che l’applicazione deriva da una interpretazione dell’Agenzia delle entrate.
Gimelli ha evidenziato che le imprese hanno trovato alcune incongruenze nell’applicazione. Nonostante questo l’Agenzia delle entrate ha continuato a confermare il tipo di applicazione che era stato dato nel 2023. La questione è il grande danno che viene fatto ogni volta che un provvedimento viene cambiato in corsa. Le imprese si ritrovano all’improvviso a dover cancellare tutti gli investimenti e la programmazione e il rapporto di fiducia tra le imprese e i clienti viene meno perché sempre meno si può proporre soluzioni perché c’è ansia che le soluzioni vengano smentite in corsa.
Con uno scivolo temporale più adeguato, ha detto Gimelli in conclusione, si sarebbero create le premesse per avere meno problemi. Purtroppo la disposizione non prevede agevolazioni per i serramenti e i bagni. Non si comprende perché non si sia collegata la possibilità di questi interventi con un progetto complessivo di accessibilità asseverato. La richiesta è, quindi, quella di avere uno scivolo temporale diverso, pensando che dentro a un progetto complessivo di accessibilità non possono mancare serramenti e bagni.
Fin qui la cronaca. Le audizioni per la revisione dell'infausto DL 212 si chiudono il 20 gennaio.
EB
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