• Richiedi Informazioni
  • CosmoTV
mercoledì 12 Novembre 2025
Cosmoserr
  • Home
  • Attualità
  • Professionisti del settore
    • Normativa
    • Tecnologia
    • Posa
    • Leggi e Sentenze
    • Gestione
    • Marketing
    • Retail
    • Biblioteca
    • Laboratori di prova
  • Comunità
    • Collaboratori
    • Associazioni
    • Fuori Misura
  • Mercato
    • Prodotti
    • Aziende
  • FAQ
  • Eventi
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Professionisti del settore
    • Normativa
    • Tecnologia
    • Posa
    • Leggi e Sentenze
    • Gestione
    • Marketing
    • Retail
    • Biblioteca
    • Laboratori di prova
  • Comunità
    • Collaboratori
    • Associazioni
    • Fuori Misura
  • Mercato
    • Prodotti
    • Aziende
  • FAQ
  • Eventi
No Result
View All Result
Cosmoserr
No Result
View All Result

Home » Attualità » DPFP, Documento Programmatico di Finanza 2025. Il pensiero di Finco

DPFP, Documento Programmatico di Finanza 2025. Il pensiero di Finco

13 Ottobre 2025
in Senza categoria
Tempo di lettura:5 minuti
A A
Finco sul DPFP a Palazo Chigi Ddl di Bilancio
Condividi su FacebookCondividi su XCondividi su LinkedInInvia su WhatsAppInvia su TelegramInvia per Email

La Federazione delle Industrie per le Costruzioni è intervenuta a Palazzo Chigi alla discussione sul DPFP, il Documento Programmatico di Finanza Pubblica 2025. Ecco in sintesi le valutazioni di Finco.

La presidente di Finco, Carla Tomasi è intervenuta all’incontro odierno con le categorie alla Presidenza del Consiglio sulla Legge di Bilancio  per la discussione sul DPFP. Ecco la nota stampa diffusa dalla Federazione sui contenuti della discussione e la valutazione del DPFP.

Oggi. in Sala Verde a Palazzo Chigi è intervenuta Carla Tomasi, presidente FInco, terza da sinistra. Erano presenti 13 associazioni e i ministri Tajani, Urso, Giorgetti, Calderone, Foti, Valditara e il sottosegretario Mantovani

Il debito pubblico italiano

Il debito pubblico costituisce per l’Italia un fardello inaggirabile, stante il quale le risorse destinabili ad investimenti produttivi e non solo a sostenere prevalentemente  la  spesa corrente ed i bisogni di base sono e saranno sempre di problematico reperimento – così oggi ha esordito la Presidente Finco, Carla Tomasi  durante l’incontro odierno con le categorie alla Presidenza del Consiglio sulla Legge di Bilancio”. Non può  quindi purtroppo  condividersi l’eventuale blocco dell’adeguamento periodico dell’età per accedere alla pensione: è del tutto evidente che se aumenta l’aspettativa di vita non può non essere spostata in avanti la data utile ai fini del pensionamento.

Conti pubblici e tenuta sociale

Si tratta di un tema sensibile e socialmente rilevante, ma a nostro avviso decisivo. Per le stabili ripercussioni che un tale blocco avrebbe sull’ammontare del debito pubblico anche in futuro. Per gli effetti che avrebbe quindi sul virtuoso percorso governativo di contenere l’indebitamento netto, con l’auspicabile prospettiva di mantenerlo sotto il 3% e di giungere al 135,2 % di rapporto tra debito e PIL nel 2028. E vediamo dalle vicende francesi quanta importanza abbiano i conti pubblici in ordine sulla tenuta sociale.

Gli extra profitti delle Banche

C’è anche il tema del credito – ha proseguito Carla Tomasi – Le banche (e le Assicurazioni) sono certamente aziende, ma quando conseguono utili stellari, non a fronte della loro attività precipua ma per fenomeni esogeni (vedi tra l’altro politica tassi BCE, superbonus  o ingenti incrementi del numero delle polizze dovuto ad obbligo di protezione catastrofale), non sembra inadeguato che contribuiscano in maniera particolare per un determinato periodo.  Se descrivere tale contribuzione come effettuata sugli extra profitti o meno è un dibattito che non ci appassiona.  Resta il fatto che a fronte di questi risultati di bilancio invero spettacolari (la stessa Banca d’Italia, ha stimolato tali istituti ad un comportamento più “generoso” con la clientela…) le nostre PMI trovano un percorso quantomeno ostico nel rapporto con il mondo bancario, il cui approccio è tuttora ben descritto dal detto “piove sul bagnato”.

L’efficienza della PA

Ma soprattutto Finco ritiene decisivo  l’impegno assunto dal Governo con il combinato disposto dei Disegni di Legge collegati alla Manovra di Finanza (A.S. 1184 e A.S. 1192 nonché A.C. 2511) volti a rendere l’amministrazione più efficiente per i cittadini e le imprese.  In una parola, caratterizzata da maggiore produttività, senza un aumento della quale sia nella sfera privata, sia  anche e soprattutto in quella pubblica, non vi può peraltro  essere alcun serio e stabile discorso sul lavoro “povero”. In particolare è rilevante il provvedimento a firma del Ministro della funzione pubblica Paolo Zangrillo, di cui all’attuale A.C. 2511, recante “Disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni”.

Squilibri nella PA

Oggi i dipendenti della pubblica amministrazione, centrale e periferica, sono costituiti da una minoranza il cui carico di lavoro è devastante e da una maggioranza la cui efficienza è spesso inadeguata. E sotto questo profilo lo smart working, positivo per certi versi e limitate situazioni, ha creato ulteriori problemi.  Ed anche il processo di digitalizzazione è sinora pensato più a sgravio ed uso della P.A. che a favore del pubblico, imprese incluse.

La digitalizzazione

In questo senso ci aspetteremmo di più dal citato Disegno di Legge A.S. 1184 recante “Semplificazione e digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese”). Il Decreto del Ministro interviene su passaggi chiave inerenti il merito ed il percorso per addivenire alla valutazione del medesimo, enfatizzando gli aspetti formativi, ampliando la platea dei soggetti coinvolti e rendendone più stringente il metodo. Molto bene: la parte propositiva è senz’altro adeguata.

Controllo mancato

Ma sinora quello che è sempre mancato è il controllo, parola che in Italia ha purtroppo un sentore quasi offensivo, invece di essere un doveroso compito e servizio a tutela del contribuente e dell’ottimale allocazione delle risorse pubbliche. Sono ormai decine i Ministri della Pubblica Amministrazione o per la semplificazione come dir si voglia, che abbiamo visto iniziare il proprio mandato all’insegna della necessità di intervenire sull’efficienza della PA e sull’urgenza di semplificare. E malgrado ciò non ci son stati miglioramenti.

Dovere e potere

Verso i cittadini si continua a declinare il verbo “dovere”, verso la P.A. quello “potere” (i cittadini debbono, la P.A. può…). I silenzi-assensi, le conferenze di servizi, gli interventi sussidiari, nulla hanno potuto per scalfire questo problema, aggravato da una riforma del Titolo V della Costituzione  che ha reso di competenza “concorrente” ( e già la parola dice molto) alcune materie chiave (si pensi all’internazionalizzazione o all’energia). Con risultati che vediamo anche in termini di esplosione, da 30 anni, del debito pubblico, oltre che di complicazione dell’ attività aziendale.

La semplificazione

Confidiamo quindi molto che i provvedimenti di semplificazione in questione – che toccano una materia che può influire come e più di una vera e propria manovra di Bilancio – possano davvero semplificare e velocizzare le procedure. In Italia ci sono voluti 30 anni per dare applicazione ad una legge che prescriveva che l’Amministrazione non può richiedere ai cittadini notizie e dati  di cui è già in possesso. Tuttora tale prescrizione non è sempre osservata ed essere quella “rivoluzione del merito e delle procedure semplici” con cui sono stati presentati.

Proroga del bonus 50% per il 2026

Infine  – chiude Carla Tomasi – sia consentito di spezzare una lancia a favore della decisione del Governo circa il mantenimento al 50% per la prima casa, con “ammortamento” quinquennale, per il bonus edilizio che, altrimenti, nel 2026 scenderebbe al 36%. Questo tema è di grande importanza per la Filiera dell’involucro edilizio della Federazione, ma anche – per quanto riguarda gli aspetti di bilancio – ai fini di evitare un importante ritorno di economia sommersa.

Post correlati

Articoli su Finco

ShareTweetShareSendShareSend
Articolo precedente

Premio Aurea 2025 promosso da Schüco PWS Italia. I vincitori

Articolo Successivo

Attività aziendali. Tutte sotto controllo con Winduu©

ULTIMI ARTICOLI

I pannelli di Rucco srl

Pannelli per qualsiasi tipo di infisso. In alluminio o in PVC

11 Novembre 2025
Vetri per infissi e serramenti

Vetri per infissi da Superbonus. Quali tipologie?

11 Novembre 2025
Superbonus 2024

Superbonus 2024 e Infissi. I dati del Rapporto Enea

10 Novembre 2025

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Cosmoserr

Cosmoserr vuole essere espressione della community dell'intero mondo del serramento, delle schermature e delle chiusure tecniche e delle sue esigenze di formazione professionale. Si propone quale struttura di servizio e luogo di incontro tra domanda e offerta formativa

Contatti

Telefono: 0532/1883751
Email: segreteria@cosmoserr.it

Privacy Policy Cookie Policy
  • Home
  • Attualità
  • Professionisti del settore
  • Comunità
  • Prodotti
  • Aziende
  • FAQ
  • Eventi

© 2024 Cosmoserr | ANFIT S.R.L. | P.IVA 02017180387 | Tutti i diritti sono riservati | Dreamed by Sextant.

Iscriviti alla newsletter

  • Home
  • Attualità
  • Professionisti del settore
    • Normativa
    • Tecnologia
    • Posa
    • Leggi e Sentenze
    • Gestione
    • Marketing
    • Retail
    • Biblioteca
    • Laboratori di prova
  • Comunità
    • Collaboratori
    • Associazioni
    • Fuori Misura
  • Mercato
    • Prodotti
    • Aziende
  • FAQ
  • Eventi
  • CosmoTV
  • Richiedi Informazioni

© 2024 Cosmoserr | ANFIT S.R.L. | P.IVA 02017180387 | Tutti i diritti sono riservati | Dreamed by Sextant.