Con oltre 500 espositori, 147 convegni e una partecipazione crescente di operatori dell’edilizia e di professionisti, SAIE Bari 2025 si conferma al sud come una piattaforma dinamica per il dialogo tra edilizia e industria del serramento, sempre più protagonista. La conferma viene anche dai numeri dei visitatori: +24% rispetto all’edizione del 2023.
Dal 23 al 25 ottobre, alla Fiera del Levante, si è tenuta la quarta edizione di SAIE Bari. È il più importante evento del Sud Italia dedicato al mondo delle costruzioni, dell’impiantistica e dell’edilizia tecnologica. Un appuntamento che anche quest’anno ha saputo mettere in rete aziende, professionisti e associazioni, offrendo una visione concreta e innovativa della filiera. Significativo anche il numero dei visitatori: 31.728 visitatori professionali (+24% rispetto all’edizione 2023) che hanno affollato gli stand degli oltre 500 visitatori.
Il serramento a Saie Bari
Tra i protagonisti di questa edizione di SAIE Bari, un ruolo di primo piano è stato giocato dalle aziende del serramento, che hanno presentato le ultime evoluzioni tecnologiche e progettuali del settore. In un contesto che guarda sempre più all’efficientamento energetico, all’innovazione e alla sicurezza, le aziende del comparto serramento hanno dimostrato come il sistema finestra sia oggi un elemento strategico dell’architettura sostenibile. Materiali evoluti, infissi ad alte prestazioni, sistemi di posa qualificata e soluzioni di domotica integrata hanno evidenziato una direzione chiara: il futuro del serramento è digitale, connesso e circolare.
Vitalità straordinaria
Le aziende del settore stanno assumendo un ruolo sempre più cruciale nel percorso verso la decarbonizzazione del patrimonio edilizio, ponendosi come anello di congiunzione tra ricerca, industria e architettura. Il serramento, assieme ai suo complementi, diventa così uno strumento di benessere e responsabilità, capace di ridurre i consumi, migliorare la qualità abitativa e rispondere ai nuovi standard europei di sostenibilità e comfort abitativo. Dai grandi player internazionali ai produttori italiani specializzati, il settore ha mostrato una vitalità straordinaria.
Stand affollati
Tra gli stand più visitati, spiccano Bettio Flyscreens, Coserplast, Cosmet Group, DGV Metal, Ermetika, I Nobili, Isolcasa, Italplastik, Lobascio, MVline, Naddeo porte e infissi, Nusco, Ottostumm_Mogs, Salamander, Sidel, Silvestris, Synergy DFV e tanti altri. Tutte realtà che incarnano al meglio l’evoluzione tecnologica e sostenibile della filiera. Dalle soluzioni in PVC riciclato e bio-attribuito, alle finestre intelligenti e integrate nei sistemi domotici, fino alle strategie per la riduzione della CO₂ nei processi produttivi, l’innovazione è stata il filo conduttore che ha unito le aziende presenti. Una fiera che non si è limitata a esporre prodotti, ma ha dato spazio anche alla ricerca applicata, ai processi produttivi digitalizzati e ai nuovi strumenti per la progettazione integrata, segnando un passo avanti nel dialogo tra sistemisti, rivenditori e produttori.
Da Saie Bari il messaggio è….
Qual è dunque il segnale che arriva da SAIE Bari è chiaro: il serramento non è più un semplice componente costruttivo, ma un nodo tecnico ed estetico centrale nella progettazione moderna. La filiera si muove compatta verso obiettivi comuni: maggiore efficienza, tracciabilità, sostenibilità e valorizzazione del Made in Italy. Un comparto che non teme la transizione ecologica, ma la trasforma in opportunità – investendo in materiali innovativi, processi produttivi circolari e formazione tecnica. Il futuro del serramento, come dimostrato dalle aziende presenti, passa dalla capacità di creare valore duraturo, offrendo soluzioni che non solo rispondono alle norme, ma anticipano le esigenze del mercato e della società.
Una conferma
Con oltre 500 espositori, 147 convegni e una partecipazione crescente di professionisti, SAIE Bari 2025 si conferma al sud come una piattaforma dinamica per il dialogo tra edilizia e industria del serramento. Un luogo dove il futuro del costruire non si racconta soltanto, ma si progetta, si misura e si tocca con mano: un segno concreto che il serramento italiano non è più alla finestra, ma al centro della trasformazione dell’abitare contemporaneo.
Michele Celeghin




















