Cessione dei crediti fino a 5 passaggi

Data: 2 Gennaio 2023
Aggiornato: 2 Gennaio 2023

Tra le misure previste per l’edilizia per il 2023 non poteva mancare l’argomento della cessione dei crediti derivanti da bonus edilizi che il ddl di conversione del decreto Aiuti quater prevede di estendere fino a 5 passaggi.

Il panorama su come cambiano i bonus edilizi, trattati qui e qui, tuttavia non poteva trascurare la cessione dei crediti da bonus edilizi. Questo aspetto è diventato un must praticamente indispensabile per i lavori agevolati da Superbonus e altri bonus edilizi come Ecobonus e Bonus Casa. Tuttavia, vedi qui, per il noto problema dei crediti incagliati (per oltre 5 miliardi) il legislatore continua a operare delle modifiche. Siamo oramai alla sesta variazione della legislazione nel giro di un anno.

Estensione della cessione

Prossima è infatti l’estensione da 4 a 5 del numero di passaggi dei crediti da bonus edilizi. La introduce una modifica al ddl di conversione in legge del decreto Aiuti quater che prevede non più due ma tre passaggi verso operatori vigilati. Ovvero banche, istituzioni finanziarie, società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni. Questa estensione aumenta la possibilità di cessioni tra istituzioni finanziarie. Il ddl di conversione in legge deve essere approvato entro il 17 gennaio pena la decadenza del decreto. Tra le misure previste per le imprese edilizi con problemi di liquidità il il ddl di conversione ha previsto un prestito ponte garantito dalla Sace. Il Senato, poco prima di Natale, ha approvato il Decreto Legge n. 176/2022 (Decreto Aiuti-quater). Ora spetta alla Camera dei deputati approvarlo in via definitiva.

L’estensione non basta per Ance

L’associazione degli imprenditori edili, al pari di CNA e Confartigianato, continua a denunciare il problema dei crediti che sta causando una drammatica crisi di liquidità per il settore delle costruzioni. Un problema che si aggiunge a quello dei mancati pagamenti dei rincari dei materiali. Anche chiede subito “una misura straordinaria che sia in grado di ridare fiato alle imprese e restituire la liquidità necessaria per continuare a portare avanti i lavori”. Il riferimento diretto è alla necessità di una “moratoria sul credito, soluzione ponte necessaria per una risposta immediata a questo problema di liquidità”. Una moratoria come quella attuata in occasione della pandemia.

EB

L'articolo è parte della serie "Legge di Bilancio 2023 e l'edilizia"

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